giovedì 9 febbraio 2017

moda, significato?

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MODA, significato?

Il termine moda (con derivazione dal latino modus significa: maniera, norma, regola, tempo, melodia, modalità, ritmo, tono, moderazione, giusta, discrezione) è stato coniato per indicare un "costume", o meglio un abito che nasce per la necessità umana di sopravvivenza. In antichità gli uomini creavano un abito con le pelli e solo molto dopo si ebbero i primi tessuti. Dietro un abito vi è un grande significato anche sociale, infatti chi era più ricco si vestiva più accuratamente e anche se le donne non prendevano parte, non rinunciavano alla cura dell'abito. Invece i ceti più poveri usavano abiti tagliati superficialmente e con tinte meno abbienti, o ricorrevano ad abiti usati. Questa differenza esiste ancora oggi anche se le diversità non sono quelle di una volta. Un abito poteva servire per mostrare qualcosa che si era ma anche per nascondere alcuni lati della propria personalità. Per farvi un esempio dell'importanza dell'abito in quell'epoca potrei dirvi che prima dell'ottocento veniva elencato tra i beni del testamento, questo perché il tessuto e i colori usati venivano da fonti minerali, animali e vegetali, per questo molto costosi. I primi sarti erano in realtà dei servitori che creavano prezzi unici per i loro signori visto che le taglie non esistevano, era un lavoro fatto dalle donne e spesso venivano prestati ad amici e parenti, venivano pagati poco e niente. Il sarto pur essendo sotto il servizio del signore doveva seguire delle direttive immesse direttamente dalla società perché ogni ambiente aveva costumi diversi e non poteva indossare determinate cose. Anche alcuni importanti artisti si cimentarono nella creazione di alcuni abiti. Dopo la rivoluzione francese finalmente gli stilisti poterono creare senza limiti. Dopo l'ottocento iniziano a diffondersi i primi stilisti che capovolgono l'azione dello stilista e del signore rendendolo cliente che sceglieva lo stilista per indossare qualcosa creato da lui nel suo atelier. Naturalmente questi stilisti lavoravano solo per l'élite visto che i costi di produzione erano molto alti. Essi si distinsero creando nuovi tagli, nuove forme, nuove stoffe, per esempio il tailleur inventato alla fine del secolo dall'inglese Redfern. Con la rivoluzione francese nascono le prime macchine in grado di tagliare e creare abiti confezionati, in questo modo i prezzi si abbassarono notevolmente ma comunque ci volle un bel po' affinché anche i poveri riuscissero a comprarli. Gli abiti confezionati furono creati all'inizio per i militari. I busti e le sottogonne non furono più rinforzati da stecche di balena, ma di metallo, facilmente riproducibile in serie. La crinolina, la sottogonna a cupola diffusa durante il periodo del romanticismo e munita di cerchi d'acciaio, fu per la prima volta indossata anche dalle donne del popolo.

-NOEMI

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